2. L’istruttrice di surf

di Charlie Foo |

Clicca qui per l’episodio precedente!

Quando atterrammo in Portogallo, ci accolse lo staff del viaggio organizzato e ci portò direttamente al residence. 

Tutto profumava di nuovo e di pulito nella nostra stanza: le lenzuola, le tende bianche che sventolavano davanti alla finestra del balcone, i cuscini sprimacciati e candidi che invitavano a fare un pisolino a tutte le ore. Il balcone della nostra stanza affacciava direttamente sull’oceano e una brezza marina invadeva la stanza e proiettava una meravigliosa ombra blu sulle pareti nivee della stanza. 

“Il programma dice che abbiamo la prima lezione già stamattina” disse Bruno guardando il foglietto appeso alla parete sopra il suo letto. 

“Io ho già sotto il costume” rispose Leo mentre svuotava lo zaino mezzo vuoto che aveva portato con sé e sparpagliando le sue cose sul letto di cui si era appropriato autonomamente. 

“Io ci metto un attimo a prepararmi, non vedo l’ora di cominciare!” risposi io carico di energie positive. 

In men che non si dica eravamo in spiaggia, pronti a imparare a surfare come dei professionisti. 

La spiaggia era lunga e sabbiosa, e le onde si avvicinavano alte e spaventose, ma Marta, la nostra maestra di surf, ci aspettava sulla spiaggia con un sorriso a trentadue denti, pronta a raccogliere tutti i nostri timori e a insegnarci come governare la tavola. 

Le tavole erano sulla sabbia, una affianco all’altra, parallele e lucide, e decine di persone alle prime armi come noi si stavano avvicinando per ammirarle, pronti a imparare come usarle. Ognuno di noi si affiancò a una tavola a piacere e Marta inizió a spiegarci i rudimenti del surf. “Provate a salirci, sentite la tavola sotto ai piedi” disse poi con entusiasmo. Salimmo in piedi sulla tavola, provando a posizionare i piedi come ci aveva spiegato. Io mi sentivo un cretino: non vedevo l’ora di cavalcare le onde, e invece ero lì a fingere di essere un surfista stando in piedi su una tavola piantata nella sabbia. 

“Ci si sente un po’ scemi eh?!” Mi disse il ragazzo che stava sulla tavola proprio affianco alla mia. Vedevo solo la sua nuca, aveva i capelli lisci e biondo cenere. Erano un po’ spettinati e pieni di sale. Doveva aver già fatto il bagno in mare quella mattina.

“Un po’…” Risposi io cercando di guardarlo in volto.

“Sono Daniel” disse il ragazzo. “Sono arrivato ieri. Qui il mare è pazzesco, ho già fatto mille bagni da quando sono qui” continuò come se mi avesse letto nel pensiero. “Comunque non vedo l’ora di stendermi al sole…me ne frega poco del surf, sono venuto qui con David, è lui quello che impazzisce per il surf” continuò indicando un ragazzone che si trovava qualche tavola più in là. 

David era un tipo robusto, coi capelli scuri e un vocione che risuonava perfino attraverso il sibilare del vento sulla spiaggia. Sentii che aveva fatto amicizia con Leo, e che stavano ridendo assieme. La risata di David rimbombava come un tamburo, era impossibile non sentirlo.

Marta nel frattempo ci stava passando accanto come un sergente e al suono della risata di David aveva accelerato il passo, l’aveva raggiunto e l’aveva redarguito in modo secco e deciso perché prendesse sul serio quel che stavamo facendo. Nonostante fosse un omone, David si zittì e riuscii a capire il perché: Marta era riuscita a trasformare il suo volto in una smorfia malvagia mentre lo rimproverava, ed ero riuscito a vederla anche io seppur da lontano. Lasciato David, era tornata verso di noi, trasformando nuovamente il suo volto in un’espressione angelica. 

Clicca qui per il prossimo episodio!


Charlie Foo

Autrice di due romanzi,"Seasons"(2017), "Fuga da Gardenia" (2020), e un saggio su Cenerentola (2022), Charlie ama l'avventura, i viaggi e la cioccolata calda. Ha fondato il sito CharlieFoo.it nel 2014.