C’era una volta Tarantino

di Oskar |
Le premesse

Le aspettative intorno ai film di Tarantino sono sempre enormi, come del resto è enorme il successo ottenuto dal regista statunitense nel corso della sua luminosa carriera. Non a caso infatti, insieme all’ultimo Avengers e a The Irishman, C’era una volta a Hollywood era il film più atteso dell’anno: la sua uscita nelle sale prometteva di offrire al pubblico la nona, stupefacente sinfonia di Tarantino, con “musicisti” del calibro di Leonardo Di Caprio, Brad Pitt, Margot Robbie e, in una parte marginale, Al Pacino.

La trama

Di Caprio interpreta Rick Dalton, un attore in declino nella Hollywood degli anni’60 mentre Brad Pitt è Cliff Booth, stuntman squattrinato che sostituisce Dalton nelle riprese più pericolose. Le loro vite trascorrono senza grandi sussulti tra ciak, trucco, hippie e ville extra lusso. In una di queste ville, sulle colline di Bel Air, vive Dalton, che ha come vicina di casa la bionda Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski. Tarantino ambienta l’azione nel fatidico 1969, anno della strage di Cielo Drive, nella quale alcuni seguaci di Charles Manson trucidarono cinque persone, tra cui proprio la Tate, incinta di otto mesi.

Tarantino’s style

Il regista però ribalta la Storia, esattamente come in Bastardi senza Gloria e in Django Unchained. Se nelle intenzioni è una scelta che gli ha portato fortuna in passato, non si può dire altrettanto per C’era una volta a Hollywood, dove le scene memorabili sono rarissime e la durata del film (ben 160’) non permette un ritmo tale da tenere gli spettatori col fiato sospeso. Inoltre sono limitate le scene smaccatamente violente che caratterizzano i film di Tarantino e che negli anni sono diventati il suo marchio di fabbrica. A tal proposito è passata praticamente sotto traccia la storia di Manson, laddove lo sviluppo della personalità di questo guru satanico poteva rivelarsi un’intuizione vincente. Sono invece presenti gli omaggi al tanto amato “spaghetti western” e all’iconica figura di Bruce Lee, come a voler ricordare due eccellenze interrotte troppo presto.

Il futuro

Si vocifera intanto che Tarantino si fermerà a quota 10 film. I fans sognano un’ultima, indimenticabile, firma d’autore di questo genio cinematografico, sperando che ritrovi quello stile avanguardista che lo ha contraddistinto per quasi trent’anni.

E tu hai visto C’era una volta Hollywood?

PS. Se invece dei grandi film cult preferisci un film Disney, leggi la mia recensione di Maleficent 2!


Oskar

Cineamatore convinto, Oskar pensa che ogni pellicola abbia un potenziale da non sprecare. I suoi veri cult però sono pizzoccheri e polenta taragna.