5 motivi per pubblicare il tuo libro in crowdfunding

di Charlie Foo |

In Italia si scrivono più libri di quelli che si leggono. Se ti cimenti con la scrittura da qualche tempo, probabilmente lo sai già e sai anche quanto sia difficile riuscire a pubblicare. 

Se invece sei riuscito a pubblicare, sai bene quanto sia difficile vendere copie del tuo libro e fare in modo di essere letto. 

Personalmente ho pubblicato il mio primo libro con una casa editrice tradizionale che ha pubblicato nel 2017 il mio romanzo Seasons (se ti interessano le case editrici tradizionali leggi il mio articolo 5 consigli per pubblicare). 

Per il secondo libro invece, ho deciso di buttarmi e provare a pubblicare in crowdfunding, cioè su una piattaforma online in cui il libro è finanziato dalle persone che credono nel tuo progetto.

Non è stata una decisione semplice, devo dire la verità, e ho passato più di una notte a chiedermi se fosse stata una buona idea firmare con la casa editrice Bookabook…

La verità è che la casa editrice non fornisce un vero supporto e praticamente tutta la campagna è sulle spalle dell’autore, ma ci sono lo stesso alcuni buoni motivi per pubblicare in crowdfunding e nello specifico con Bookabook.

Ecco 5 buoni motivi per scegliere il crowdfunding per pubblicare il tuo libro: 

#1 Il tuo libro sarà reperibile un po’ ovunque!

Se sei un autore esordiente, verosimilmente l’altra opzione è pubblicare il tuo primo libro con una casa editrice indipendente. Sebbene quest’ultimo tipo di CE ti farà sentire protagonista e darà peso alle tue opinioni, è possibile che non abbia una buona distribuzione sul territorio e non possa farti finire su canali di vendita importanti come, ad esempio, Amazon. 

Con Bookabook, la distribuzione avviene tramite Messaggerie, il più importante distributore in Italia e, in caso di pubblicazione, finirai su Amazon, Feltrinelli, Mondadori ecc. (ma non direttamente nelle librerie, solo sugli store online – a meno che tu non sia un campione di incassi).

#2 É bello essere letti!

Come ho detto all’inizio, in Italia si pubblicano più libri di quelli che si leggono. Se a fine campagna avrai prevenduto 200 copie, avrai già 200 lettori! Ti riempiranno di feedback e ti diranno cosa hanno amato del tuo libro, se gli è piaciuto o se avrebbero voluto qualcosa di diverso… ma non come in “Misery non deve morire” di Stephen King! 😂 

Con altre case editrici, specie se male organizzate, il rischio è quello di riuscire a vedere il proprio manoscritto pubblicato ma vederlo ammuffire in un magazzino, invenduto.

#3 Gestire una campagna pubblicitaria fa Curriculum! 

Probabilmente farai buona parte della campagna di promozione del tuo libro sui social. Riuscire a creare post accattivanti, fare storytelling, esercitarsi con il copywriting è un ottimo modo per tenere in allenamento la scrittura e per prepararsi alle nuove professioni del mondo della comunicazione. Se cerchi lavoro in questi ambiti, la tua campagna crowdfunding sarà un successo da inserire nel tuo Curriculum. 

#4 É un trampolino di lancio! 

Pubblicare in crowdfunding è un buon modo per farsi conoscere. Se le vendite saranno alte sarà più facile farsi notare dalle case editrici più grandi e famose. 

Una campagna Bookabook è inoltre un buon modo per impratichirsi con la scrittura a scopo pubblicitario (se sei fra quelli che non masticano i social), per farsi leggere e per scoprire pregi e difetti del tuo stile di scrittura.

#5 Anche un insuccesso è un guadagno!

In caso a fine campagna tu non abbia raggiunto le 200 copie necessarie per far partire la pubblicazione, avrai comunque fatto un’esperienza! Perché il tuo libro non ha funzionato? La trama non era abbastanza originale? L’anteprima del tuo testo non era abbastanza accattivante? I tuoi personaggi non avevano abbastanza fascino? 

“Fallisci ancora, fallisci meglio!” ha detto Samuel Beckett. In caso di insuccesso, la casa editrice ti restituisce i diritti sul libro per cui puoi modificarlo e ritentare con un’altra casa editrice. L’unico modo per migliorarsi è mettersi alla prova, e anche se in questo caso significa mettersi in una posizione di grande vulnerabilità, avrai la possibilità di imparare molto su di te e sul mondo che ti circonda.

Pubblicare con Bookabook non è un’opportunità per quel che la casa editrice ha da offrire (pressoché nulla se non la piattaforma online per ospitare il link dell’acquisto) ma per quel che può darti in quanto scrittore.

Ecco, questi sono i motivi per cui alla fine ho scelto di pubblicare con Bookabook. Personalmente ho vissuto la campagna pubblicitaria con entusiasmo e allegria e probabilmente è stato questo a far capire alle persone quanto importante fosse il mio progetto e a far scegliere loro di investirci del denaro.

Pubblicare in crowdfunding per me è stata una bella esperienza, mi ha arricchito, mi ha messo alla prova e mi ha dato molte soddisfazioni. 

Il mio consiglio è di tentare: o si vince o si impara!


Charlie Foo

Autrice di due romanzi,"Seasons"(2017), "Fuga da Gardenia" (2020), e un saggio su Cenerentola (2022), Charlie ama l'avventura, i viaggi e la cioccolata calda. Ha fondato il sito CharlieFoo.it nel 2014.