5 film di Alberto Sordi che devi proprio vedere

di Oskar |

Il 15 giugno 2020 ricorre il centesimo anniversario della nascita di Alberto Sordi, l’attore romano senza il quale (probabilmente) non sarebbe esistita l’irripetibile stagione della Commedia all’italiana. Per ricordare la figura di Sordi e soprattutto la sua versatilità sul grande schermo, ecco 5 dei suoi film più celebri, pilastri della storia del cinema italiano, da vedere assolutamente!

Un americano a Roma (1954)

Sordi, che nel ’53 aveva partecipato con successo a I vitelloni del suo amico Fellini, si cimenta appena un anno più tardi nel personaggio-icona di Nando Mericoni, un ragazzotto romano sulla trentina, attratto dal grande cinema d’oltreoceano. Nando si atteggia a divo di Hollywood e parla con un improvvisato slang americano. Il suo sogno è di poter sfondare come attore negli States ma il destino gli riserverà un’amara sorpresa finale.

Nando è l’esempio classico dell’inguaribile sognatore, di chi come lui spera sempre nella scintilla che possa accendere i desideri; una scintilla che purtroppo svanisce in un batter d’occhio, togliendo al protagonista le sue effimere illusioni. Un americano a Roma “lancia” di fatto la carriera di Sordi che da lì in poi non conoscerà ostacoli. 
Voto: 7

Il vigile (1960)

Otello Celletti è un solerte quanto impacciato vigile di provincia. Quando però, a causa della sua condotta integerrima, si scontra col sindaco del paese, dovrà fare i conti con ingiustizie e minacce che lo porteranno a più ragionevoli decisioni. Sordi qui è irresistibile: passa con estrema disinvoltura da serio a comico, da incorruttibile a ruffiano, da vendicatore a vittima. Inoltre l’esilarante performance di Sordi è esaltata da un altro gigante del cinema mondiale come Vittorio De Sica: una coppia amalgamata alla perfezione che grazie a Il vigile racconta le furberie e le bassezze dell’eterno confronto tra chi detiene il potere e chi invece lo subisce.
Voto: 8

Il medico della mutua (1968)

Quando la Commedia all’italiana è al suo apice, Sordi dà vita ad un personaggio eccezionale: il dottor Guido Tersilli, medico della mutua. Il film è un concentrato di caricature azzeccatissime in mezzo alle quali lo spavaldo dottore si destreggia egregiamente. Accompagnato da una madre arrivista, il dottor Tersilli costruirà letteralmente un “impero della mutua”, diventando il medico più invidiato di Roma. L’avidità però gli si ritorcerà contro, i colleghi-nemici aumenteranno e le donne di cui si circonda non avranno mai la priorità che vorrebbero. Una commedia schietta che ritrae con sarcasmo il complesso mondo ospedaliero facendone emergere gli aspetti più grotteschi e ridicoli.
Voto: 9

Un borghese piccolo piccolo (1977)

In questa intensa pellicola drammatica, Sordi interpreta Giovanni Vivaldi, un impiegato prossimo alla pensione il cui principale desiderio è vedere il figlio Mario finalmente “sistemato”. Trovatosi suo malgrado in mezzo ad una sparatoria, Mario viene ucciso sotto gli occhi del padre. La moglie di Giovanni, venuta a conoscenza della tragica notizia, resta paralizzata, piena di rabbia e senza voce. Il buon impiegato comincia così a meditare un piano che lo porterà a sequestrare l’assassino di suo figlio confinandolo in una baracca fuori città, dove la sua fine è segnata.

Sicuramente è stato il ruolo più drammatico di Sordi, capace di mostrare come anche il più insospettabile degli individui possa trasformarsi in uno spietato aguzzino. Una giustizia “fai da te”, condivisa dallo spettatore che si cala nei panni del protagonista, riconoscendone il dolore e la viscerale voglia di vendetta.
Voto: 8,5

Il marchese Del Grillo (1981)

Nella Roma di inizio ‘800, il ricchissimo marchese Onofrio del Grillo ha un gran gusto per gli scherzi plateali, spesso ai danni della plebe e in combutta col suo fedele servitore Ricciotto. Proprio in una delle sue burle più riuscite, grazie ad un’incredibile somiglianza, il marchese riesce a sostituirsi ad un povero carbonaro della città. Quest’ultimo invece prende il posto del marchese nel lussuoso palazzo della famiglia del Grillo. Da qui iniziano malintesi ed equivoci che culmineranno col superbo finale ai piedi di una ghigliottina.

Forse Il marchese del Grillo è l’ultimo film in cui si ha la percezione che Sordi sia il padrone assoluto della scena con una prova in costume da incorniciare. Prepotente al punto giusto e consapevole dei propri privilegi, il marchese rappresenta la leggerezza della vita nobiliare che sa come ingraziarsi gli occupatori francesi e al tempo stesso legarsi al potente Stato pontificio. Un film geniale, impreziosito da una scenografia perfetta e dalle interpretazioni eccellenti di Paolo Stoppa (papa Pio VII) e di Flavio Bucci (lo stravagante Don Bastiano).
Voto: 10

Di Alberto Sordi sono da ricordare film fondamentali come La Grande Guerra (in coppia con Gassman), Il vedovo con una bravissima Franca Valeri e le fortunate collaborazioni con Carlo Verdone negli anni’80 (In viaggio con papà e Troppo forte).

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Sordi ha interpretato più di 150 pellicole, molte delle quali meriterebbero una critica dettagliata ma per il momento accontentatevi di questi suoi capolavori: di certo non rimarrete delusi!


Oskar

Cineamatore convinto, Oskar pensa che ogni pellicola abbia un potenziale da non sprecare. I suoi veri cult però sono pizzoccheri e polenta taragna.