5 curiosità su Ready Player One

di Charlie Foo |

(Allerta spoiler)

Qualche anno fa mi sono imbattuta per caso nel  libro Ready Player One di Ernest Cline: è stata una delle letture più appaganti di sempre!

La storia racconta che al mondo si vive ormai soltanto all’interno del videogioco interattivo Oasis mentre la realtà è abbandonata a se stessa. Alla sua morte, il creatore del videogioco, Halliday, lascia un video-testamento pubblico in cui spiega che chi risolverà i suoi 3 indovinelli, nascosti nel mondo virtuale, diventerà il nuovo proprietario del videogioco da miliardi di dollari. Quando il giovane protagonista si imbatte nella prima delle 3 chiavi, tutti iniziano a dargli la caccia, chi per adorarlo, chi per ucciderlo…

Nel 2018, il libro è diventato un film. La regia è di nientepopodimeno che di Steven Spielberg, il regista di Jurassic Park, per intenderci. Ecco dunque 5 curiosità sul mondo distopico raccontato in Ready Player One (libro e film).

Danze in volo all’interno di Oasis, dal film Ready Player One (2018)
#1 Cosa c’è fuori da Oasis?

Una cosa non molto esplorata nel film del 2018 è sicuramente l’esterno di Oasis. Mentre alcune scene all’interno del videogioco sono molto fedeli a quelle pensate dallo scrittore Ernest Cline, nel film non si esplora molto la realtà esterna ad Oasis. Nel libro, Cline ci spiega invece che il mondo è suddiviso in periferie, putride zone di povertà e ignoranza, e città megagalattiche in cui il wi-fi, il bene più importante, è potente e ben distribuito.


Tye Sheridan alias Wade Watts in Ready Player One (2018)
#2 Che succede a chi si indebita in Oasis?

Nel film manca anche questo aspetto del mondo reale, descritto invece nel libri di Ernest Cline. Nel libro, l’autore spiega che chi non riesce a pagare i propri debiti finisce rinchiuso in strutture apposite in cui i reclusi svolgono lavori forzati. La libertà in questi luoghi è abolita e le persone vivono in microscopiche cabine futuristiche in cui i tempi per dormire, mangiare e lavorare sono dettati da una voce automatica (una specie di Alexa di Amazon).

#3 Alcune prove da superare, nel libro, non sono state riportate nel film.

Nel libro, alcune prove da superare sono legate ai Monty Python e al film Wargames: giochi di guerra: il protagonista deve conoscere a memoria le battute dei lungometraggi. Queste prove non sono state riportate nel film per una questione di diritti. L’unico film per il quale il film di Spielberg avesse i diritti era Shining di proprietà della Warner Bros, la stessa azienda che ha distribuito Ready Player One. Ed è l’unico rimando alle prove sulla cultura cinematografica del protagonista.

#4 Non c’è una prova da superare andando all’indietro con la macchina!

Nella prima prova da superare nel film, c’è una gara automobilistica, tuttavia si tratta di una scena pensata esclusivamente per il grande schermo: all’interno del libro non c’è nulla del genere ma la pensata non fa assolutamente storcere il naso, anzi è geniale! D’altro canto è lo stesso Ernest Cline, lo scrittore, ad aver collaborato con Steven Spielberg, dunque ogni scena del film è comunque pertinente e calzante. Nulla del film stride davvero col libro.

Una De Lorean (citazione a “Ritorno al futuro”)
dal film Ready Player One (2018)
#5 Gli incassi del film hanno superato quelli di Jurassic Park (dello stesso regista)

Produrre il film è costato 175 milioni di dollari ma solo in Cina ne ha fatti guadagnare 200 milioni. In Italia il film ha superato tutti gli altri durante il weekend di Pasqua (al momento del lancio nei cinema italiani) fruttando 1.477 milioni di dollari. Che il film abbia riscosso così tanto successo per la sua vicinanza alla realtà, come per la fortunata serie Netflix Black Mirror?

Ready Player One è di certo una lettura un po’ nerd che affonda le proprie radici nella passione dell’autore per la cultura pop anni Ottanta. Un libro da esplorare e gustare fino in fondo capace di trasportare il lettore in un universo digitale sostitutivo della realtà e forse fin troppo vicino alla nostra quotidianità. Il libro è entrato a piè pari nella mia lista di libri preferiti. Come tutti i lettori, ho atteso con ansia l’uscita del film, nella speranza che non stravolgesse troppo la storia, ma grazie al lavoro del buon Spielberg, e alla sua collaborazione diretta con lo scrittore, Ernest Cline, il film si è rivelato un successo e l’ho promosso col massimo dei voti.

E voi, che ne pensate di libro e film? Siete rimasti soddisfatti dall’adattamento? E se non l’avete ancora letto, siete corsi a comprare il libro dopo aver visto il film?  


Charlie Foo

Autrice di due romanzi,"Seasons"(2017), "Fuga da Gardenia" (2020), e un saggio su Cenerentola (2022), Charlie ama l'avventura, i viaggi e la cioccolata calda. Ha fondato il sito CharlieFoo.it nel 2014.