5 consigli per scrivere il tuo racconto breve

di Charlie Foo |

Ho iniziato a scrivere racconti brevi alcuni anni fa: sentivo di non essere pronta per scrivere un romanzo, temevo che sarebbe andato troppo per le lunghe e volevo scrivere qualcosa che mi avrebbe dato soddisfazione immediata. Così ho abbandonato il romanzo che tentavo di riscrivere da anni e mi sono data ai racconti brevi. Ecco quel che ho imparato: un riassunto in 5 consigli per scrivere il tuo racconto breve.

#1 Immagina l’inizio e la fine

Quel che conta quando scrivi un racconto breve, è che tu abbia già un’idea dell’inizio della storia e di qual è il punto di arrivo. Identifica le basi del tuo racconto. Chi è il protagonista? Cosa fa? Quale scopo ha il tuo racconto? Come andrà a finire? Ecco, una volta che hai ben chiaro lo scheletro o la struttura del tuo racconto, sei pronto per iniziare ad abbellirlo con i dettagli. A volte comunque, durante la scrittura abbiamo un’idea folgorante che dà al testo tutto un nuovo scopo. In quel caso, segui l’ispirazione. 

#2 Dai un contesto alla tua storia

Decidi se i personaggi del tuo racconto si muoveranno in un luogo e in un’epoca precisa o se invece preferisci sviluppare la tua storia in luogo e data indeterminata. Nel primo caso, cerca delle immagini di riferimento, anche online, per aiutare la tua mente a ricamare la storia intorno a quel contesto storico e geografico preciso. Nel secondo caso lascia spazio alla fantasia.

#3 Aggiungi dettagli memorabili

Il lato positivo dei racconti brevi, è che non occorre andare troppo nel dettaglio per quanto riguarda gli ambienti o i personaggi: è sufficiente dar loro alcuni tratti particolari (ad esempio un personaggio dal naso lungo, una città grigia) e il lettore aggiungerà il resto usando la propria fantasia.

#4 Usa i nomi parlanti

In letteratura si parla di nomi parlanti quando il nome di un personaggio o di una città dà un’idea immediata delle peculiarità di quel personaggio o di quella città. Come la Signorina Trinciabue di Matilda (Roald Dahl): con il nome “Trinciabue”, ci possiamo immaginare già una donna corpulenta e cattiva che spaventa tutti i bambini. Usare dei “nomi parlanti” è un ottimo modo per aggiungere dettagli senza appesantire la narrazione. 

#5 Non limitarti

A volte riusciamo a immaginare una storia a partire da quel che ci è successo personalmente o da un episodio accaduto a un parente o a un amico, ma abbiamo paura che quel parente o amico possa leggere il nostro testo e restarci male. Non coltivare questo tipo di paura. La fantasia ha bisogno di mettere le radici nella realtà per fiorire e se riuscirai un giorno a pubblicare il tuo testo, puoi sempre farlo usando uno pseudonimo per non farti riconoscere. Scrivi, scrivi, scrivi e allenati. A volte quel testo che hai paura di scrivere, è solo la base per un’opera più grande e più interessante che svilupperai in seguito. 

Il racconto breve è un po’ un punto di partenza del romanzo, nel senso che spesso è proprio un allenamento, un esercizio di stile, che serve a migliorare le proprie capacità di scrittura e a mettere delle basi per la creazione di un vero e proprio romanzo. Mi viene in mente ad esempio il famosissimo libro di Chuck Palahniuk, Fight Club, che ha perfino ispirato un film: sapevi che il capitolo 6 era un racconto breve indipendente? Solo molto tempo dopo Palahniuk ha deciso di costruirci un romanzo intorno, e sappiamo tutti com’è andata a finire!

Pronto a scrivere il tuo racconto breve? Eventualmente ci sono tanti modi in seguito per pubblicare il tuo lavoro, tramite case editrici tradizionali o in crowdfunding, ma intanto… non smettere di esercitarti ( e di sognare in grande)!


Charlie Foo

Autrice di due romanzi,"Seasons"(2017), "Fuga da Gardenia" (2020), e un saggio su Cenerentola (2022), Charlie ama l'avventura, i viaggi e la cioccolata calda. Ha fondato il sito CharlieFoo.it nel 2014.